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Gp San Marino

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    Tommy.74
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    00 05/09/2009 17:01
    Rossi: pole e asino sul casco



    MISANO, 5 settembre - «Ci aspettavamo la pioggia per oggi pomeriggio, ma alla fine il tempo è rimasto più o meno quello di ieri». Queste le prime parole di un Valentino Rossi sorridente dopo la pole ottenuta a Misano con il tempo di 1'34''338. «Abbiamo lavorato molto sul setting della moto - prosegue Vale - A tre minuti dal termine ero incasinato nel traffico, allora ho fatto il gesto estremo e ho cambiato le gomme. Non sapevo se poi avrei fatto in tempo ma alla fine sono riuscito a fare il mio miglior tempo con la gomma morbida. Un bell'ultimo giro con l'acqua alla gola prima della bandiera a scacchi. La gara è domani e spero di far divertire il pubblico di Misano».

    PEDROSA DIETRO VALE - Accanto a Rossi completano la prima fila gli spagnoli Dani Pedrosa (Honda) e Jorge Lorenzo (Yamaha). Terza fila per il sammarinese Alex De Angelis (Honda) con il settimo tempo, alle sue spalle Andrea Dovizioso (Honda). In quarta fila Loris Capirossi (Suzuki) con il decimo crono di giornata e Marco Melandri (Kawasaki). Sedicesimo tempo per Niccolò Canepa (Ducati).

    PRIMO ANCHE NELLE LIBERE - Valentino Rossi (Yamaha) aveva chiuso il secondo turno di prove libere del Gp di San Marino con il primo tempo in 1.34.528. Il campione del mondo in carica ha beffato, poco prima della bandiera a scacchi, il compagno di squadra, lo spagnolo Jorge Lorenzo (Yamaha). Alle loro spalle lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa, staccato di quasi mezzo secondo da Valentino. Quinto tempo per Andrea Dovizioso (Honda), poi il sammarinese Alex De Angelis (Honda) con l'ottavo riferimento. Loris Capirossi (Suzuki) è 11/o, Niccolò Canepa (Ducati) è 14/o e Marco Melandri (Kawasaki) ha chiuso con il 16/o tempo.

    ROSSI, UN ASINO SUL CASCO - Rossi è sceso in pista stamane con un casco che reca una personalizzazione particolare. Si tratta del disegno del muso di un asino posta sulla parte superiore e una scritta sul posteriore "The Donkey" (l'asino, n.d.r.), scritta nei caratteri colorati con cui di solito sulla sue tuta è scritto "The Doctor". Valentino Rossi, di cui è nota la goliardia, in questo modo intende sdrammatizzare le tre cadute collezionate in questa stagione.

    Fonte

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    Tommy.74
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    00 06/09/2009 19:35
    L’Asino Rossi se la gode: «Week end perfetto»
    Sul podio con gli "orecchioni": «Più di così? 4 donne a letto»



    MISANO, 6 settembre - «È stato un week end talmente perfetto che non so cosa potrei augurarmi di meglio. Forse, se tornassi a casa e trovassi quattro belle ragazze che mi aspettano nel letto... di più non posso chiedere». Nel Gp di San Marino Valentino Rossi ritrova la verve dei tempi migliori, in linea con la condizione mostrata a Misano: due giorni il più veloce in prova e gara dominata. «Sono sorpreso felicemente non mi aspettavo neanche di essere così competitivo a Misano dal giovedì. Bello lavorare cosi. Mi sono trasformato da asino in asino volante» scherza Rossi che si è presentato sul podio con due grandi orecchie da somaro, l'ennesimo gesto istrionico in riferimento agli errori commessi in Usa.

    L'ERRORE - «A Indianapolis era successo il contrario, qui abbiamo dimostrato che se si riesce a beccare la messa a punto si risolvono tutti i problemi. Sapevo di avere un buon passo, ma nulla è stato facile, ho dovuto lottare all'inizio perché facevo un po' fatica sia in rettilineo che nelle curve con il serbatoio pieno che mi dava qualche problema. Misano è una pista molto difficile: su altre si riesce a essere veloci da subito, qui bisogna fare un po' di giri, ed ero abbastanza fiducioso nel mio ritmo. Ho visto che nessuno è riucito ad andare come me».

    IL RISACATTO - Dopo lo scivolone di Indy la voglia di riscatto era forte. «Sono sicuro che se non fossi caduto lì, probabilmente qui non sarei stato così forte. In America è stato brutto perché ho perso tanti punti però è servito per essere così competitivi e qui a Misano serviva un segnale sia da me che dalla mia squadra. Anche perché dopo una gara come quella della Repubblica Ceca, dove sono andato via con 50 punti di vantaggio, Lorenzo era caduto un'altra volta, mi sono sentito tranquillo. Invece non bisogna mai sentirsi tranquilli».

    IL MARGINE - I 30 punti sono ancora un buon margine di vantaggio per Rossi? «Sì - risponde Valentino - anche 50 punti erano buoni. Ma abbiamo visto che dopo l'errore a Indianapolis, ne avevo buttato via metà, 30 sono abbastanza, ma ancora pochi». Nel Gp del Portogallo dovrebbe tornare l'australiano della Ducati, Stoner: «È un bene e a me preoccupa, perché con lui in pista è sempre difficile. Spero di rivederlo all'Estoril, perché è mancato in gara».

    I FISCHI - Quando Rossi, Lorenzo e Pedrosa erano sul podio, i tifosi hanno fischiato i piloti spagnoli. «Mi dispiace quando fischiano un pilota - commenta Valentino - come se fosse diretto a me. In Spagna io non sono stato fischiato, loro più signori e sportivi degli italiani. Anche per questo sul podio ho chiesto di applaudire Lorenzo».

    IL RAPPORTO - Ma com'è il rapporto con Lorenzo? «Buono. Naturalmente siamo i peggiori nemici in pista - spiega Rossi che a fine gara è andato ad abbracciare il rivale di scuderia -. Io non ho nessun problema con nessuno del suo team. In questa gara, comunque Lorenzo è stato più furbo di me perché lui qui, dove non c'era molto da fare perché ero più veloce, ha portato a casa 20 punti e invece io a Indianapolis, dove il più veloce era Jorge, ho fatto un errore».

    IL FUTURO - Ora mancano poche gare. «Sono tante - continua - può succedere di tutto: che la moto non vada bene, che io non mi senta a posto. Potremmo trovare dei posti ancora con la pioggia o con condizioni climatiche strane. Poi il mondiale si chiude a Valencia che storicamente non è la mia pista».

    LA PAUSA - Le tre settimane di pausa sono tante o sarebbe stato meglio correre in Ungheria se fosse stata pronta la pista? «Secondo me ora - specifica Rossi - se si fosse gareggiato in Ungheria non sarebbe stata una cosa buona per la corsa al campionato. Si sarebbe trattato di una pista nuova, che avrebbe portato molte insidie. Ma non sono nemmeno tanto contento di stare fermo un mese. Intanto andiamo all'Estoril e in Australia che mi piacciono, quindi li bisognerà spingere ancora». Da ora alla fine della stagione, quali sono le piste che ti sono più favorevoli? «A Estoril il favorito è Lorenzo - specifica Rossi - perché l'anno scorso ha vinto. In Australia siamo pari, in Malesia credo di essere favorito io, ma Valencia...».

    Fonte

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