Terremoto in Abruzzo: oltre 100 morti I feriti sono 1.500, 100 mila gli sfollati

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Tommy.74
00lunedì 6 aprile 2009 19:18
Il sisma di 5,8 gradi Richter avvertito alle 3,32 in tutto il Centro Italia. 10-15 mila edifici crollati o danneggiati



L'AQUILA - Sono più di cento i morti e un centinaio i dispersi causati dal terremoto che nella notte ha colpito l'Abruzzo. È l'ultimo aggiornamento del bilancio diffuso dalla Protezione civile, che in un crescendo durato tutta la giornata ha dovuto via via ritoccare quello che assomiglia sempre di più a un bollettino di guerra. Le prime notizie, all'alba, parlavano di una quindicina di vittime. Ma è stato subito chiaro che il numero sarebbe stato destinato a crescere con il passare delle ore e con la rimozione delle macerie sotto cui sono rimaste sepolte centinaia di persone sorprese nel sonno.

SCOSSA NELLA NOTTE - La scossa principale si è registrata attorno alle 3,30 e ha fatto registrare 5,8 gradi della scala Richter. L'epicentro è stato individuato a una decina di chilometri dall'Aquila. Il sisma è stato avvertito in tutto il centro-sud d'Italia, dalla Romagna a Napoli. Oltre ai morti e ai dispersi, i feriti sono circa 1.500 e si calcola che siano almeno 100 mila gli sfollati, intere famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie abitazioni. Una prima stima parla di 10-15 mila edifici danneggiati con pesanti danni al patrimonio storico e artistico della regione.

STATO DI EMERGENZA - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha firmato lo stato d'emergenza (mobilitando esercito, aeronautica e carabinieri) e ha affidato la gestione a Guido Bertolaso, ha annullato la prevista visita ufficiale a Mosca e si è subito recato all'Aquila insieme ai ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il capo della Protezione civile, che è giunto in Abruzzo nelle prime ore dopo il sisma, ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo inizio millenio». Dopo l'arrivo all'Aquila, Berlusconi ha tenuto una prima conferenza stampa per fare il punto sulla situazione. «In volo ho visto che dovunque c'è un crollo, c'è qualcuno che aiuta. Nessuno sarà lasciato solo», ha detto il presidente del Consiglio, annunciando tra l'altro l'immediato stanziamento di fondi per fare fronte all'emergenza.

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Tommy.74
00lunedì 6 aprile 2009 19:41
TROVATA MAMMA CON FIGLI IN BRACCIO, TUTTI MORTI


L'AQUILA - Tra le vittime del drammatico terremoto che ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi c'e' anche una mamma che e' morta abbracciando i due figli. I tre sono stati ritrovati, abbracciati, nel letto di casa dai soccorritori e probabilmente sono morti colpiti dalle macerie.

La mamma e i due bimbi abitavano in un palazzo di quattro piani in via Campo di Fossa, una traversa di via XX Settembre, che si e' letteralmente sgretolato su se stesso. I soccorritori davanti a una folla di parenti hanno estratto dalle macerie anche tre studenti di cui uno morto e due ancora in vita.

In via XX Settembre, la via piu' colpita, di fronte alla sede della casa dello studente i soccorritori stanno lavorando per cercare di salvare almeno alcuni componenti di un nucleo familiare rimasti sepolti al primo piano di un palazzo: quelli sovrastanti sono crollati sfondandolo. Alcune ore fa sembra che una donna avesse dato segni di vita.

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Tommy.74
00lunedì 6 aprile 2009 20:28
Polemica sul mancato allarme Bertolaso: "Impossibile fare previsioni"
Negli ultimi giorni moltissimi episodi che avevano preoccupato la popolazione
Il capo della Protezione civile aveva definito Giuliani "un imbecille"



ROMA - "E' impossibile fare previsioni". Guido Bertolaso taglia corto. I terremoti non si prevedono, insiste il capo della Protezione civile oggi che l'Abruzzo è stato devastato dal sisma e che le parole di Giampaolo Giuliani suonano pesanti. Ma Bertolaso non arretra: "Il sisma non era assolutamente prevedibile, mentre il sistema dei soccorsi è stato tempestivo".

Ed era stato proprio lui ad accusare di "procurato allarme" chi, come Giuliani, aveva messo in guardia dall'arrivo del sisma. "C'è gente che si diverte a spargere notizie infondate ed allarmi" aveva detto il capo della Protezione civile il 31 marzo.

In un' intervista ad una emettente televisiva locale Gliuliani aveva parlato del suo lavoro presso il laboratorio e della messa a punto di uno strumento chiamato "Precursore sismico," che permetterebbe di rilevare con un anticipo di 6-24 ore l'arrivo di un terremoto e che sarebbe basato sull'esame del comportamento del Radon all'interno del terreno.

Certo è che notizie di scosse minori circolavano da giorni. I comuni interessati: Collimento, Villagrande e L'Aquila e in genere il circondario del capoluogo. A seguito dell'allarme lanciato da Giuliani c'era stato qualche allarme tra la popolazione. Su YouTube esiste un video datato 13 febbraio 2009 nel quale alcuni ragazzi raccontano i loro momenti di paura.

La magnitudo delle scosse si collocava poco sopra il grado 2 della scala Richter. Nessun danno alle persone, ma l'allarme alla Protezione Civile e all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia veniva regolarmente registrato.

Sul sito Earthquake-terremoti in Italia e nel mondo si trova un diario degli ultimi eventi sismici in Italia. Il colpo di questa mattina è stata preceduta da un'altra di 3,5 gradi di intensità avvenuta alle 23,39. Ancora prima, scossa di identica intensità alle 21,54 nella stessa zona. Alle 22,31 il sisma aveva colpito Ravenna nelle zone di Cotignola, Bagnacavallo, Russi, e aveva interessato Forlì.

E all'argomento dedica un rapido cenno anche il premier Silvio Berlusconi nella sua conferenza stampa pomeridiana: "Non è il momento di dare luogo a discussioni. Adesso bisogna reagire con i fatti e con l'azione. Quando avremo sistemato tutte le cose, si potrà cominciare a discutere sulla prevedibilità o meno di questi terremoti".

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Tommy.74
00martedì 7 aprile 2009 18:59
211 morti e 11 dispersi. Il dramma degli sfollati
Almeno 17 vittime non ancora identificate. Si scava sotto le macerie per tentare di salvare i superstiti



L'AQUILA - Il bilancio del terremoto si aggrava. Sono 211 le vittime accertate del sisma che ha devastato l'Abruzzo nella notte tra domenica e lunedì. Almeno 17 corpi non sono stati ancora identificati. I dispersi sono undici e circa mille i feriti, di cui 100 gravi. Gli sfollati sono 17mila, di cui 10mila a L'Aquila e 7.120 nella provincia. Lo ha dichiarato il premier Silvio Berlusconi.

NUOVE SCOSSE - La terra non sembra dare requie a vittime e soccorritori: una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4.4 della scala di Richter è stata registrata intorno alle 11.28 a L'Aquila. Dagli edifici già lesionati si sono staccati calcinacci provocando ulteriore panico nella popolazione. Molti si sono allontanati dalle vicinanze dei palazzi velocemente, temendo crolli che potessero investirli. La scossa è stata sentita anche a Roma. Proprio quest'ultima scossa ha provocato il crollo di due edifici a Pettino, vicino alla scuola della Guardia di finanza, sede del centro di coordinamento soccorsi per l’emergenza. Non risulta che vi fossero persone nelle due palazzine crollate.

CORSA CONTRO IL TEMPO - Per gli uomini dei soccorsi è ancora una volta una corsa contro il tempo: con il passare delle ore si affievolisce la speranza di trovare qualcuno ancora in vita sotto le macerie. Finora oltre 150 persone sono state estratte vive. Si è scavato per tutta la notte sia all'Aquila che nei comuni limitrofi; operazioni mai interrotte nonostante le decine di scosse che si sono succedute, la più violenta alle 1,15 con una magnitudo di 4,8 della scala Richter. All'Aquila, alle 2, dopo 23 ore dal sisma, è stata tirata fuori viva dalle macerie Marta, una studentessa di 24 anni della provincia di Teramo. La giovane, estratta dagli speleologi del soccorso alpino, deve la vita a un colpo di fortuna: era a letto quando il palazzo di quattro piani dove viveva si è sbriciolato e le travi di cemento armato cadute si sono fermate a pochi centimetri dal suo corpo. Sono stati invece trovati morti i quattro giovani italiani sepolti sotto le rovine della Casa dello studente. Il cadavere dello studente greco Basilio Koufolias è stato estratto da un'altra palazzina in mattinata: altri tre studenti greci (tra cui la sorella della vittima) sono rimasti feriti leggermente.

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Tommy.74
00mercoledì 8 aprile 2009 20:32
Abruzzo in ginocchio, i morti sono 272 Ancora scosse. Venerdì i funerali di Stato
Napolitano atteso giovedì nelle zone colpite dal sisma.
Il Papa agli abruzzesi: «Appena possibile verrò da voi»



L'AQUILA - Il terremoto fa ancora paura in Abruzzo, mentre si aggrava il bilancio del violento sisma che lunedì scorso ha colpito L'Aquila e i comuni limitrofi. I morti sono 272 di cui almeno sedici bambini, ma all'inizio, come ha confessato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, «pensavamo che le vittime potessero essere mille». I feriti sono 1.179, secondo le cifre fornite dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito. Incerto il numero dei dispersi: undici secondo Vito, 20-30 secondo il capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella. Sei le salme non ancora identificate.

BERLUSCONI: «SFORZO STRAORDINARIO» - In una conferenza stampa dalla caserma della Guardia di finanza di Coppito all'Aquila, Berlusconi ha definito i soccorsi «soddisfacenti». Sono al lavoro 8.500 persone, organizzate in cinque centri operativi. A breve, ha detto il premier, ne sarà aggiunto un sesto per operare anche fuori dalla zona di 600 km quadrati dove finora si sono concentrate le operazioni. La scossa di martedì sera ha prodotto infatti ulteriori danni. Berlusconi ha detto che si è fatto uno «sforzo straordinario» per le tendopoli: 2.962 tende hanno accolto 17.772 persone. Le attrezzature, ha aggiunto, sono sufficienti. Le tendopoli sono 31, le cucine da campo 24 e gli ambulatori operativi 14. «Abbiamo completato l'opera richiesta» ha detto il premier, aggiungendo che sono iniziate le verifiche per l'agibilità degli edifici e giovedì i tecnici al lavoro saranno mille. «Il problema più grande sono i 28mila senza casa - ha aggiunto -. Dovremo farci carico dei costi delle attrezzature alberghiere per portare le famiglie con anziani e bambini». Per la ricostruzione della Casa dello studente sono pronti 16 milioni di euro.

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Tommy.74
00venerdì 10 aprile 2009 15:31
Abruzzo, è il giorno del dolore L'Italia piange i suoi morti
I funerali di Stato per 205 vittime delle 289 del sisma, presenti le massime cariche dello Stato



L'AQUILA - Il giorno del dolore, per l'Abruzzo e per l'Italia intera. Si sono svolti presieduti dal segretario di Stato vaticano, monsignor Tarcisio Bertone, i funerali solenni per le 289 vittime del terremoto in Abruzzo. Nel piazzale della Caserma della Guardia di Finanza, a Coppito, 205 bare ed una folla di amici e parenti in lutto. Per consentire lo svolgimento dei funerali, nel giorno del Venerdì Santo in cui la Chiesa ricorda la crocefissione di Gesù, era arrivata la dispensa straordinaria del Papa. La cerimonia è stata concelebrata anche dall'Arcivescovo metropolita dell'Aquila, monsignor Giuseppe Molinari e da tutti i vescovi dell'Abruzzo e del Molise.



Nella parte finale del funerale, il cardinal Bertone ha benedetto le vittime del terremoto del 6 aprile scorso, aspergendole con l'acqua santa insieme al vescovo dell'Aquila. Poi le vittime sono benedette con l'incenso. Alla fine l'imam Bashan Mohammed Nour ha letto un pensiero per le sei vittime islamiche del terremoto d’Abruzzo. «Nel nome del Dio unico che ha creato cieli e terra, uomini e donne unedoli in un’unica grande famiglia che vive insieme l’esperienza della vita e che in questi giorni ha vissuto insieme l’esperienza della morte, poichè tutto fa parte del grande disegno divino, ci troviamo qui oggi - ha detto - a condividere il dolore per tutti i fratelli, le sorelle, i giovani e i bambini vittime del sisma che ha ferito al cuore l’Abruzzo e l’Italia intera».



L'OMELIA - L'Italia intera è oggi raccolta attorno alle bare delle vittime del terremoto, e mostra di credere nei valori della solidarietà e fraternità. Questi sono valori saldi nel popolo italiano ha detto il cardinal Bertone nell'omelia, invitando all'«omaggio alle vittime», al «compianto e alla preghiera», «stretti idealmente attorno alle bare» e accanto alle «autorità civile e militari che testimoniano la solidale presenza dell'intero popolo italiano». Così il segretario di Stato vaticano ha esortato alla vicinanza con quanti stanno facendo «l'esperienza di essere spogliati di tutto». «In questa vostra città e nei paesi vicini, che hanno conosciuto altri momenti difficili nella loro storia - ha detto Bertone - si raccoglie oggi idealmente l'Italia intera, che ha dimostrato, anche in questa difficile prova, quanto siano saldi i valori della solidarietà e della fraternità ce la segnano in profondità».



Pur nella tristezza di queste ore, e pensando alle parole bibliche sulla Gerusalemme celeste, il segretario di Stato vaticano ha affermato di sentire «nascere la speranza del cuore perchè - ha spiegato Bertone - s'avverte già nell'aria che sotto le macerie c'è la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a sognare».



IL MESSAGGIO DEL PAPA - In apertura delle esequie il segretario personale del Papa, monsignor Georg Gaenswein, aveva letto un messaggio del Pontefice. Il Papa si era detto «spiritualmente vicino» «in queste ore drammatiche» alle persone colpite dalla «immane tragedia del terremoto», implora «da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa dei feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto».
«Sono certo - assicura il Papa nella lettera - che con l'impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti. La violenza del sisma ha creato situazioni di singolare difficoltà.



Ho seguito gli sviluppi del devastante fenomeno tellurico dalla prima scossa di terremoto, che si è avvertita anche in Vaticano, e ho notato con favore il manifestarsi di una crescente onda di solidarietà, grazie alla quale si sono venuti organizzando i primi soccorsi, in vista di una azione sempre più incisiva sia dello Stato che delle istituzioni ecclesiali, come anche dei privati». Benedetto XVI assicura che «la Santa Sede intende fare la sua parte, unitamente alle parrocchie, agli istituti religiosi e alle aggregazioni laicali. Questo è il momento dell'impegno, in sintonia con gli organismi dello Stato, che già stanno lodevolmente operando...». Il Papa spiega di aver affidato a monsignor Gaenswein «il compito di recarvi di persona l'espressione della mia accorata partecipazione al lutto di quanti piangono i loro cari travolti dalla sciagura».



LE ESEQUIE - I soccorritori hanno trasformato il piazzale della Caserma della Guardia di Finanza in una chiesa a cielo aperto. Tanta, tantissima la gente presente. Erano infatti migliaia le macchine affluite presso la scuola delle Fiamme Gialle. Una lunghissima colonna di auto che si era formata dall'uscita dell'autostrada A24 fino alla caserma in cui alla fine hanno trovato posto migliaia di persone, 8.000 secondo fonti della centrale operativa. Per il lutto nazionale proclamato per il sisma in Abruzzo, la strada da Roma fino alla caserma di Coppito (L'Aquila), è stata costellata di bandiere a mezz'asta. Vessili calati a Roma, sul Raccordo Anulare, all'ingresso dell'autostrada e poi arrivando a L'Aquila, fino alle tre bandiere (il tricolore, quella dell'Unione Europee e quella delle Fiamme Gialle) nel grande piazzale all'interno della caserma. Durante i funerali, si sono verificati diversi malori fra i parenti che assistevano alla cerimonia. Una giovane donna, in particolare, è stata portata via con l'ambulanza.



LE AUTORITA' - Le sedie del settore autorità predisposto all'interno della caserma della Guardia di Finanza erano al completo. Insieme al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, erano presenti il presidente del Senato, Renato Schifani, quello della Camera, Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accompagnato dai sottosegretari alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e Paolo Bonaiuti e dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Nell'enorme piazzale erano presenti anche il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi e il vicepresidente della commissione Europea, Antonio Tajani. Numerosi anche i rappresentanti dell'opposizione: dal segretario del Pd, Dario Franceschini a Piero Fassino; dal segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero a quello dell'Unione di centro, Lorenzo Cesa.



BERLUSCONI - Il presidente del Consiglio ha scelto inizialmente di seguire i funerali solenni prendendo posto tra i parenti delle vittime del terremoto e non tra le autorità. Prima dell'inizio della cerimonia, nella caserma delle fiamme gialle a Coppito, il premier è passato davanti alle bare tenendo le mani giunte, visibilmente commosso, e poi si è intrattenuto con alcuni parenti e amici delle vittime, per rivolgere loro delle parole di sostegno e conforto. Successivamente Berlusconi si è spostato nel settore riservato alle autorità Da qui, tra due uomini della Protezione civile, ha seguito in piedi i funerali solenni. Il premier si è commosso e si è asciugato qualche lacrima con il fazzoletto.









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Le mie più sincere condoglianze
Tommy.74
00sabato 11 luglio 2009 17:57
CLOONEY KILLER NEL FILM IN ABRUZZO


ROMA - Nella sua incursione in Abruzzo durante il G8, George Clooney non ha svelato il titolo del film che girerà in questa regione, ma con ogni probabilità si tratta di A Very Private Gentleman, la trasposizione cinematografica del libro scritto nel 1990 da Martin Booth, un prolifico romanziere e poeta inglese morto nel 2004.

Clooney avrà la parte di un assassino (il protagonista del romanzo in realtà costruiva armi destinate ai killer) che si nasconde sotto mentite spoglie in un idilliaco paese rurale dell'Italia del Sud in attesa di portare a compimento il suo ultimo incarico prima di ritirarsi definitivamente. Ma l'uomo resiste alla sua abituale ripugnanza per i rapporti umani e finisce per complicare la sua ultima missione impigliandosi in amicizie con la gente del posto e in rapporti sentimentali. Il film sarà diretto da Anton Corbijn, mentre la sceneggiatura è di Rowan Joffe.

Le riprese, già previste in Italia, dovrebbero cominciare a fine settembre. A Natale invece vedremo Clooney sugli schermi americani in Up in the Air di Jason Reitman, e poi accanto a Ewan McGregor, Kevin Spacey e Jeff Bridges nella commedia di Grant Heslov Men Who Stare at Goats

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Tommy.74
00giovedì 24 settembre 2009 20:36
TERREMOTO: SCOSSA MAGNITUDO 4.1 IN PROVINCIA DELL'AQUILA


Una scossa di terremoto è stata avvertita distintamente dalla popolazione dell'Aquila, seguita da un lieve boato che si è protratto per alcuni secondi, senza produrre conseguenze a cose o a persone.

E' di 4.1 la magnitudo definitiva del terremoto che ha colpito la provincia dell'Aquila nel pomeriggio. La scossa è stata registrata dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 18.14 a 9,7 chilometri di profondità, nella zona sismica del Gran Sasso. Il dato preliminare registrato dagli strumenti era invece di 3.9

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Tommy.74
00domenica 18 ottobre 2009 14:03
L'Aquila: 20 indagati per la Casa Studente e Convitto
Inchiesta su crolli in Casa dello Studente e Convitto nel sisma di aprile, morirono 11 giovani



L'AQUILA - Pronti oltre venti avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sul terremoto. La svolta è prevista per i primi giorni della prossima settimana. Il weekend appena iniziato sarà caratterizzato dal duro lavoro della Procura che sta approfondendo gli ultimi dettagli per individuare le persone che avrebbero presunte responsabilità nei crolli della Casa dello studente e del Convitto Nazionale, con cui la Procura ha deciso di entrare nel vivo dell'inchiesta.

Le ipotesi di reato sono omicidio e disastro colposo. Insieme alle notifiche di garanzia ci sarà l'invito a comparire, quindi la convocazione per l'interrogatorio. Secondo quanto si è appreso da fonti della Procura, i magistrati hanno ormai chiare le cause dei crolli ma stanno affinando il metodo per attribuire responsabilità ai nomi che a vario titolo sono stati protagonisti della filiera costruttiva ed autorizzativa degli edifici. In tal senso a tremare non sono solo i costruttori, ma anche gli amministratori che hanno gestito le strutture pubbliche. Secondo quanto spiegato dal sostituto procuratore della repubblica Fabio Picuti, il lavoro è certosino e quindi i tempi complessivi possono allungarsi nel tempo.

Il procuratore capo Rossini aveva annunciato prima per settembre, poi per la prima decade di ottobre i primi provvedimenti di natura processuale, ma i tempi sono slittati proprio per la complessità e la voluminosità delle perizie. Le perizie presentate finora sono state cinque, oltre alla Casa dello Studente e al Convitto, l'ospedale, l'università e una ancora non conosciuta. "I magistrati vogliono cominciare con il piede giusto la fase dei primi provvedimenti - dicono ancora fonti della procura - per cui stanno facendo approfondimenti sul voluminoso materiale anche per mettere a punto un metodo di valutazione e lavoro che sarà utilizzato nelle altre vicende gravi".

Fonte [SM=g8872] [SM=g8115] [SM=g11488]
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