OGGI PC E TELEFONINO 'OFF' CONTRO TECNOSTRESS

ROMA - Ce la fate a stare un giorno, un solo giorno, senza email, senza Facebook, senza il telefonino che squilla, tutto 'off', spento per 24 ore? A molti solo il pensiero di una simile eventualità fa venire i brividi tanto sono ormai 'incollati' alle tecnologie, eppure domani, proprio grazie al tam tam mediatico che corre online, molti si sconnetteranno dalla rete per riconnettersi al mondo reale e vincere il tecnostress. E' l'iniziativa pensata per iniziare la primavera dall'associazione Netdipendenza Onlus, che ha proclamato per oggi la prima Giornata nazionale a schermi spenti, un evento organizzato in collaborazione con Assodigitale, Viadeo, Indranet e Scuola di Respiro.
Con spot che hanno già iniziato a viaggiare, ovviamente in rete attraverso You tube ed email, si invita tutti a sconnettersi per un giorno, afferma Enzo Di Frenna presidente di Netdipendenza, contro il tecnostress, malessere sempre più diffuso, speso causa di calo della concentrazione, irritabilità, disturbi gastrointestinali e cardiocircolatori, perdita del sonno, cefalea, tendenza alla solitudine. Già promossa in passato anche da altri paesi, l'iniziativa italiana, che ha per slogan 'A primavera mi sconnetto e vado al mare a respirare', ci permette di "riappropriarci della nostra energia, del piacere di stare a contatto con la natura, dei rapporti umani che spesso trascuriamo - spiega Di Frenna - fa bene alla salute e all'anima". Il video spot che ha viaggiato su You Tube raggiungendo già oltre 600 persone dice: 'Oggi respiro senza tecnostress' e mostra un gruppo di lavoratori digitali che lascia l'ufficio e raggiunge il mare. "Speriamo che il 21 marzo decidano di raggiungere davvero il mare e trascorrere una bella giornata all'aria aperta", prosegue Di Frenna. Internet offre tante opportunità di lavoro, ma essere troppe ore sempre 'on' può affaticare la mente e il corpo, sottraendo energie al lavoro stesso. Sconnettersi dalla Rete, anche solo per qualche ora, può invece facilitare il recupero della concentrazione, spiega Andrea Falzin, direttore generale di Viadeo Italia, il network dei professionisti in Rete. Quando è troppo, il tecnostess diventa anche un rischio per l'impresa, assicura Michele Ficara Manganelli, presidente di Assodigitale, l'associazione delle aziende web oriented. Ed è principalmente ai manager e ai lavoratori sempre connessi che Netdipendenza si rivolge: secondo le ricerche svolte dall'associazione il 70% degli operatori Ict risulta tecnostressato. Uno dei primi effetti del tecnostress è la respirazione corta, dunque le micro-apnee causate dalla tensione continua del sovraccarico informativo. Quindi confidando nell'arrivo, non solo astronomico ma anche meteorologico, della primavera, oggi tutti fuori all'aria aperta e fuori dalla rete.

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