L'Italia(Nazionale)

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Tommy.74
00domenica 16 novembre 2008 20:38
Tutti i gol del mondiale 2006

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Tommy.74
00mercoledì 19 novembre 2008 17:34
Quagliarella infortunato Lippi: "Mou, in Italia è dura"
Lesione al naso per la punta dopo un contrasto con Curci nella rifinitura: andrà in tribuna. Il medico Castellacci è intervenuto già negli spogliatoi: ottimismo per sabato. Il ct azzurro al collega dell'Inter: "Serie A non spettacolare? Forse, ma è il torneo più difficile"

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ATENE, 19 novembre 2008 - Fabio Quagliarella sarà costretto a saltare l’amichevole di questa sera ad Atene tra Grecia ed Italia a causa di un'infortunio al naso di lieve entità, rimediato stamani nel corso dell’allenamento di rifinitura. L’attaccante campano dell’Udinese, che si è infortunato in uno scontro accidentale con un compagno, ha ricevuto le prime cure dal medico della nazionale, Enrico Castellacci, il quale ha provveduto a ridurre la frattura già negli spogliatoi. Secondo la Figc l’utilizzo di Quagliarella nell’esibizione di questa sera è escluso.
AL COLLEGA INTERISTA - "Mourinho si è accorto che lavorare nel campionato italiano non è facile come all'estero". In attesa di disputare l'amichevole di questa sera contro la Grecia, Marcello Lippi commenta così le dichiarazioni dell'allenatore dell'Inter che, nei giorni scorsi a Coverciano, proprio rispondendo a una domanda del ct, ha giudicato il calcio italiano non bello e per questo un prodotto di difficile vendita. "Il campionato italiano potrà anche non essere il più bello sotto l'aspetto spettacolare - ha detto Lippi - ma certamente è il campionato più difficile in assoluto. Soprattutto lavorarci non è facile e Mourinho si è accorto proprio di questo".
FORMAZIONE "STRANIERA" - Tornando al test di Atene, poi, Lippi ha commentato anche la scelta di schierare dall'inizio giocatori impegnati all'estero, come il portiere De Sanctis (Galatasaray), Grosso (Lione) e Giuseppe Rossi (Villarreal), oltre a Cannavaro (Real Madrid) e Toni (Bayern Monaco). In panchina, invece, c'è Dossena (Liverpool): "Il fatto di poter contare anche su di loro è importante. Avere più giocatori della Nazionale che abbiano tante esperienze internazionali di alto livello è un fatto per me enormemente positivo".
gasport

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Tommy.74
00giovedì 20 novembre 2008 13:52
Italia, Toni riacciuffa la Grecia
Ad Atene finisce 1-1 (Gekas e Toni). Lippi supera Pozzo: 31 risultati utili consecutivi

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ATENE, 19 novembre - Il ritorno al gol in azzurro per Luca Toni consente all'Italia di pareggiare 1-1 l'amichevole di Atene contro la Grecia e permette a Marcello Lippi di superare il record di Pozzo e raggiungere i 31 risultati utili consecutivi alla guida della Nazionale. Prestazione non esaltante da parte degli Azzurri, soprattutto nei primi 45 minuti. Giuseppe Rossi non punge, ma è tutta la squadra a non spingere sull'accelleratore. Le cose vanno meglio nella rirpesa con l'Italia brava a replicare al vantaggio greco firmato da Gekas.

POCHE EMOZIONI NEL PRIMO TEMPO - Regala pochi brividi il primo tempo della sfida di Atene. L'Italia parte con le migliori intenzioni, ma appare frenata. L'intesa in attacco tra Toni e Rossi è ancora da affinare, mentre Camoranesi deve ritrovare il ritmo partita. Non a caso l'italo-argentino rimedia il primo giallo della partita. Gli Azzurri non premono, ma anche la Grecia non fa nulla per alzare il ritmo. Si registra un tentativo sottomisura di Rossi e poco altro per l'Italia, mentre i padroni di casa si rendono un po' più pericolosi nel finale di tempo e protestano per un tocco di mano in area di Gattuso.

TONI-GOL - Tutt'altra partenza nella ripresa con l'Italia subito pericolosa con Toni e poi con Camoranesi. La Grecia non si scompone e, al primo affondo, passa in vantaggio grazie alla rete di di Gekas che arriva al 50'. Pronta la risposta azzurra che trova il pareggio col ritorno al gol di Toni quattro minuti più tardi. Un bel colpo di testa su punizione di De Rossi. Lippi effettua un po' di cambi e, dopo l'ingresso a inizio ripresa di Legrottaglie per Chiellini e Pepe per Montolivo, arriva il turno di Gilardino per Toni, Maggio per Camoranesi e Gamberini per Cannavaro. La gara resta viva e giocata a buon ritmo, con Grecia e Italia che cercano il gol della vittoria. Nulla da fare però, e alla fine il pari sembra il risultato più giusto.

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Tommy.74
00domenica 28 dicembre 2008 21:55
Lippi: «Grazie 2008, desideravo ridiventare Ct»
Il ct della Nazionale: «L'amichevole di Londra? È la prima volta che li affronto, sarà una novità stimolante. Ora ho due anni per ricostruire un gruppo affiatato. Buona parte dei campioni del mondo rimarranno a far parte della squadra, ma bisogna anche ringiovanire: aprirò le porte anche ad alcuni ragazzi dell'Under 21»

ROMA, 28 dicembre - «Se nel 2008 alcune vicende calcistiche non fossero andate come sono andate, forse oggi non sarei di nuovo alla guida della Nazionale. Ma alla fine ho potuto riprendere il mio posto. Quello è stato il momento più significativo dell'anno». Questa volta Marcello Lippi ha dovuto gioire per la sconfitta dell'Italia. Se la squadra allenata da Donadoni non fosse stata eliminata dall'Europeo, infatti, difficilmente il tecnico di Viareggio sarebbe tornato alla guida della Nazionale portata alla vittoria nel Mondiale del 2006. E una volta tornato a vestire i panni di ct azzurro nel luglio scorso, Lippi ha anche fatto in tempo a stabilire un nuovo record: collezionare 31 risultati utili di fila con la Nazionale, battendo il record di Pozzo.




L'IMPORTANZA DEL GRUPPO - «Ho desiderato fortemente tornare alla guida della squadra azzurra - dice l'allenatore toscano a RMC - Ora ho ripreso il mio posto e ho l'opportunità di ricostruire in tempo un gruppo valido da portare ai prossimi mondiali. Ma non è una vera e propria ricostruzione, ho preso in gestione una squadra già avviata. Sarebbe stato più difficile prendere una squadra da mettere in moto. Si tratta solo di costruire di nuovo un gruppo affiatato e ho ancora due anni di tempo. Partiamo da un gruppo splendido che ha vinto il Mondiale e buona parte di quei giocatori rimarranno a fare parte della squadra. Certo bisogna ringiovanire, anche perchè la carta d'identità di qualcuno nel 2010 sarebbe impietosa».

PRIMA VOLTA CON IL BRASILE - Il futuro azzurro quindi è dei giovani. «Aprirò le porte anche ad alcuni ragazzi dell'Under 21, ma gli azzurrini a giugno hanno l'Europeo ed è giusto che facciano questa esperienza. Quando parlo dei giovani, comunque, penso anche a ragazzi di 24-25 anni come Pepe, Aquilani e Montolivo». Per il 2009, quindi, la speranza è quella di rimettere presto in sesto il gruppo compatto e determinato, come quello dell'avventura tedesca. E magari fare già un bella figura nell'amichevole del 10 febbraio contro il Brasile a Londra. «Per me incontrare i brasiliani è una novità - commenta Lippi - Non ho mai affrontato il Brasile in carriera, neanche con una squadra di club. È una novità piacevole. E sarà una partita di grandissimo livello e una bella emozione».

SCHWAZER E BECKHAM - Ma l'impresa che Lippi ricorderà del 2008 non è calcistica. «Mi ha entusiasmato molto la vittoria del giovane Schwazer nella marcia di 50 chilometri alle Olimpiadi. Mi ha colpito molto la facilità e la grande determinazione con le quali questo ragazzo ha fatto l'impresa. Una cosa del genere non l'avevo mai vista e mi ci sono pure svegliato alle cinque di mattina». Infine sull'arrivo di Beckham in prestito fino a marzo al Milan. «È un grande campione, al di là dell'aspetto dello spettacolo. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, infatti, lo reputo un professionista serio e un giocatore importante, che darà sicuramente una mano al Milan. L'unica cosa negativa è che non potrà restare sei mesi fino alla fine del campionato...».

Fonte

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Tommy.74
00martedì 10 febbraio 2009 20:59
LIPPI: ITALIA-BRASILE, DERBY DEL MONDO

LONDRA - "E' il derby del mondo, normale che io sia emozionato: anche perché per me è una prima volta". Il copyright della definizione di Italia-Brasile nel calcio è di Paulo Roberto Falcao, però Marcello Lippi la fa sua senza problemi. Perché è eccitato, il ct azzurro, dalla sfida da sempre sognata con "il calcio fatto squadra": e dunque non si fa problemi di diritti d'autore nel raccontare le suggestioni della vigilia di una partita "che per noi amanti del calcio è 'la partita'". Dice proprio così, "la partita". Anche al di là del fatto che si affrontano nove titoli mondiali (sui 18 assegnati), 5-4 per la Selecao e la differenza la fa il titolo vinto ai rigori dai sudamericani a Usa '94 .

''E' la sfida da sogno ed infatti - spiega - il mio unico rammarico non è per le polemiche sul caso Cesare Battisti, nelle quali è giusto intervengano altri, ma per il poco tempo che i giocatori delle due squadre hanno per recuperare dalle partite di campionato disputate ieri. Quarantotto ore sono poche, decisamente poche, per ritrovarsi al massimo a disputare un'amichevole di questo tipo". Sarà comunque "gara vera", garantisce Lippi: "altro che esibizione, quelle si fanno al circo". Che rifugge giustamente dallo schematismo arcaico "futbol bailado contro calcio pragmatico". "Non è più così - racconta il ct azzurro - anche se le squadre nazionali mantengono qualche contatto con la tradizione. Ma il Brasile non è più quello dell' '82, tutto votato all'attacco, e l'Italia non è più quella del contropiede".

Certo, la qualità è tanta: "da una parte - s'inorgoglisce Lippi - ma anche dall'altra. Pensate ai mondiali: Buffon, Zambrotta, Totti, Del Piero, Pirlo, Grosso, Gattuso. Ohhh, è tanta roba...". Ma quella brasiliana, di cifra tecnica, "é la migliore del mondo": è costretto ad ammetterlo anche lui, che pure in Germania il titolo l'ha vinto. "Sì - ribadisce - loro sono i migliori, ma quando per chissà quale motivo sono venuti meno i migliori siamo stati noi. Che domani ci presentiamo davanti ai 65 mila dell'Emirates Stadium ed alle centinaia di milioni di telespettatori con una certa consapevolezza. Quella di essere i campioni in carica". Proprio per questo è probabile che il ct scelga la linea di inserire il maggior numero possibile di campioni del mondo nella formazione iniziale.

Lippi non si sbilancia (concede solo che "al di là delle inevitabili bottarelle gli azzurri sono tutti disponibili"), ma in difesa davanti a Buffon dovrebbero piazzarsi Zambrotta, Cannavaro, Legrottaglie e Grosso. A centrocampo De Rossi, Pirlo e Perrotta (o Montolivo). In avanti in allenamento il ct ha provato un tridente con Camoranesi, Rossi (ma è in lizza anche Di Natale) e Toni. Fatto sta che è la "partita", e non va contaminata con polemiche: siano il caso Battisti, o più banalmente il licenziamento (dal Chelsea) del suo predecessore come ct campione del mondo, Felipao Scolari. "Così va la vita degli allenatori", liquida senza troppa comprensione Lippi.
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Tommy.74
00martedì 24 marzo 2009 17:05
LIPPI: CASSANO? NON DEVO SPIEGAZIONI
FIRENZE - Sulla mancata convocazione di Antonio Cassano ''non devo spiegazioni, ho le mie convinzioni e le porto avanti''. Lo ha detto il ct della nazionale Marcello Lippi rispondendo a domande sull'esclusione del sampdoriano. ''Cassano una presenza ingombrante? Dove e'?... - ha aggiunto Lippi - continuate ad esprimere i vostri pareri, io parlo dei presenti''. E alla domanda se fosse stato infastidito dalla lettura dei giornali in cui si chiedevano spiegazioni sul no a Cassano il ct ha risposto: ''Nessun fastidio''.



DIFENDO IL MADE IN ITALY' - Il calcio italiano non e' rappresentato dalle squadre di club, ma la sua vera espressione e' la nazionale. E' il concetto espresso dal ct azzurro, Marcello Lippi, durante il primo incontro con i giornalisti nel raduno di Coverciano in cui l'Italia preparera' la doppia sfida, valevole per le qualificazioni ai mondiali del 2010 contro Montenegro e Irlanda. Questo concetto Lippi lo ha espresso anche ai calciatori dicendo loro che ''ancora per un anno e mezzo siamo i campioni del mondo''. ''Siamo usciti dalle coppe - ha detto Lippi - e c'e' stato un tentativo di ridimensionare il calcio italiano a vantaggio dell'Inghilterra, ma io non ho avuto questa impressione. Ed ho ricordato loro che l'espressione del valore del calcio di una nazione e' la nazionale. Ancora per un anno e mezzo siamo campioni del mondo''

PAZZINI: NON SONO QUI SOLO PER CASSANO
''Non sono qui solo per Cassano, credo di aver dimostrato anch'io il mio valore''. Lo ha detto Giampaolo Pazzini, da Coverciano, nel suo primo giorno in maglia azzurra. Per lui un ritorno anche a Firenze dove ha giocato per 4 anni prima di trasferirsi a gennaio nella Sampdoria. ''Cassano e' un grande giocatore e mi auguro che rimanga a Genova - ha continuato l'attaccante - ma non so perche' Lippi non lo abbia convocato, non voglio entrare nel merito delle scelte del Ct''. Poi una battuta su Prandelli dopo le recenti punzecchiature con tecnico viola: ''Con lui ho avuto un rapporto di lavoro, non so cosa volesse dire domenica scorsa quando ha detto che in caso di bisogno da parte mia lui ci sara', spero di non trovarmi in difficolta'''

Pazzini ha parlato dopo il primo allenamento a Coverciano, in vista del doppio impegno per le qualificazioni ai mondiali del 2010. L'Italia giocherà sabato contro il Montenegro a Podgorica e mercoledì 1 aprile a Bari contro l'Irlanda di Trapattoni. Gli azzurri stanno svolgendo alcuni giri di campo sotto lo sguardo di Marcello Lippi che ha tutti i convocati, 23, a disposizione. Tra questi, i tre nuovi, i difensori Bocchetti e Motta e l'attaccante Pazzini. Gli azzurri prima di cominciare il lavoro sul campo hanno svolto il riscaldamento in palestra.

Fonte

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Tommy.74
00mercoledì 25 marzo 2009 20:44
Buffon: "Benvenuto Amauri Su Cassano decide Lippi"
Il portiere sul compagno in bianconero: "Se ci aiuta a migliorare ben venga, ma se sceglierà l'Italia lo farà per un sentimento forte". Sul barese: "Sarebbe molto utile, ma spetta al c.t. fare le scelte". Poi uno sguardo al campionato: "Le nostre ultime chance passano per lo scontro diretto con l'Inter"



COVERCIANO (Fi), 25 marzo 2009 - È Gigi Buffon l'uomo del giorno nel ritiro della Nazionale che prepara le sfide con Montenegro e Irlanda verso Sud Africa 2010. Il portiere affronta i temi caldi, da Cassano a Amauri, con una puntatina sulla lotta scudetto
CASSANO - "Sarebbe molto utile - dice il portiere, 90 presenze in azzurro, a proposito dell'attaccante della Sampdoria -, ma è Lippi che deve fare delle scelte. E non credo le porte della Nazionale siano chiuse per nessuno. Cassano agli Europei si è comportato bene, e uno come lui al top della forma e a disposizione della squadra può essere molto utile".
CASO AMAURI - Buffon interviene anche sulla questione Amauri, spalancando al compagno di club le porte dell'Italia: "Se deciderà di far parte del gruppo azzurro sarà il benvenuto. Se ci aiuta a migliorare e a vincere ben venga. Se deciderà di giocare per l'Italia lo farà perchè avrà un sentimento forte e se così sarà è giusto che sia con noi. I compagni che hanno parlato in altro modo magari si sono solo stufati perchè la cosa sta andando per le lunghe..."
JUVENTUS - Il portiere poi prova a concentrarsi sul campionato e sulla sua Juventus: "Le nostre ultime possibilità di rincorrere lo scudetto passano per lo scontro diretto con l'Inter - la tesi di Buffon -. Mourinho è serio e intelligente, ma ogni tanto esce dal seminato. Non esiste infangare dei colleghi". Poi torna a parlare di Cassano, questa volta in chiave bianconera: "Per vincere servono i campioni, quindi Cassano potrebbe rinforzare la nostra rosa in caso di defezioni".
ACCORDO - Frattanto accordo raggiunto tra gli azzurri e la Figc per i premi in caso di qualificazione dell'Italia ai prossimi Mondiali. I giocatori avranno 5.000 euro per ogni loro presenza nelle partite che avranno portato la Nazionale di Lippi a conquistare un posto per Sud Africa 2010.

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Tommy.74
00domenica 29 marzo 2009 18:03
Lippi: "E ora occhio al Trap"
Il giorno dopo la vittoria in Montenegro il c.t. è già proiettato alla sfida di mercoledì con l'Irlanda: "Sono il nostro principale antagonista". Brutte notizie per l'attaccante dell'Udinese che lascia il ritiro azzurro. Chiellini: allarme rientrato



COVERCIANO, 29 marzo 2009 - Dopo la vittoria sul Montenegro l'Italia ha fatto ritorno in in Toscana, sbarcando a Pisa alle 14.35. Marcello Lippi ha già archiviato la vittoria e guarda avanti. A mercoledì, all’Irlanda. E magari anche più in là: al Sud Africa, da assaggiare in giugno nella Confederation Cup, e da gustare, magari, nel 2010, in occasione del Mondiale. E così il c.t. azzurro si gode sì, i tre punti conquistati ieri a Podgorica, ma rilancia. Con una premessa: quando parla in conferenza stampa ancora non sono arrivate le brutte notizie riguardanti l'infortunio di Antonio Di Natale: gli accertamenti a cui è stato sottoposto subito dopo il rientro in Italia hanno evidenziato la lesione parziale del legamento crociato anteriore e una distrazione di primo grado del legamento collaterale interno del ginocchio sinistro. L'attaccante, salutati c.t. e compagni, ha lasciato il ritiro azzurro, mentre ora la squadra sta sostenendo una seduta di allenamento. Ma ecco i punti salienti della conferenza stampa di Lippi:
IRLANDA - "Questa partita è un’occasione unica. Vogliamo battere l’Irlanda a Bari per conquistare e consolidare una posizione di privilegio. Gli irlandesi sono il nostro principale antagonista. Non vanno valutati per il pari interno con la Bulgaria di ieri a Dublino, ma per quanto di buono hanno saputo fare finora in queste qualificazioni mondiali".
TRAP - "Trapattoni è l’immagine dello sport, un punto di riferimento per il nostro calcio. Per l’esperienza, le vittorie. Per l’entusiasmo che ha a 70 anni. Io cosa farò a quell’età? Ma se non so neanche cosa farò domattina...."
DE ROSSI E PIRLO - "Se è un problema farli giocare assieme? Ma se lo fanno da tempo... La formula di ieri, con Pirlo più avanzato, può funzionare, oppure adotteremo altre soluzioni in base ad altre esigenze tattiche che si presenteranno".
PAZZINI - "Se ha scalato posizioni? Ha fatto bene. Continua il suo momento magico. Poi i miei giocatori devono essere pronti a giocare spezzoni di partita o dal 1’, l’importante è far parte di questo gruppo".

ROSSI - "Non me lo sono scordato. L’ho convocato, come De Rossi in passato, quando era ancora eleggibile per l’Under 21. Se farò turnover? Qualcosa. E’ presto per parlarne".
I GIOVANI - "Crescono. Con l’esempio che danno i campioni del mondo, con il loro impegno in allenamento".
CHIELLINI - Anche Chiellini è stato accompagnato in clinica con una macchina federale per ulteriori accertamenti. Durante il match di ieri sera aveva subito un colpo al naso, già fratturato in precedenza e da poco operato. Ma la radiografia ha escluso nuove fratture: la maschera di protezione indossata dal difensore ha attutito il colpo, e dunque lo juventino potrà essere regolarmente in campo mercoledì contro l'Irlanda. Così si è espresso il responsabile medico azzurro, Enrico Castellacci su Di Natale: "Il fatto che si tratti di una lesione parziale rende meno grave del temuto l'infortunio. Adesso, attraverso alcuni consulenti e specialisti, verrà valutato se optare per una terapia conservativa o se ricorrere all'intervento chirurgico. In questo caso per Antonio la stagione sarebbe finita e lo stop agonistico sarebbe nell'ordine di 5-6 mesi. Mentre - ha proseguito il medico azzurro - nel primo caso il ragazzo potrebbe anche recuperare per giocare le ultime gare della stagione".

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Tommy.74
00domenica 6 settembre 2009 19:39
Italia, il figlio di Ferrara mette ko Quagliarella
L'attaccante toccato duro dall'erede del tecnico della Juve nel test azzurro



TORINO, 6 settembre - L'Italia contro Ferrara. Ma non Ciro, bensì il figlio Paolo che ha giocato negli Allievi Nazionali della Juve che hanno sfidato oggi pomeriggio a Vinovo le riserve della Nazionale reduce dalla vittoria 2-0 in Georgia grazie ai due autogol di Kaladze. Paolo Ferrara, difensore centrale, è destinato a seguire le orme del padre ed è stato protagonista di un episodio spiacevole: una sua entrata ha messo ko Quagliarella, costretto a lasciare il campo con una borsa di ghiaccio per una forte contusione al ginocchio. Per l'attaccante, comunque, nulla di grave: solo un cerottone al ginocchio. Lo staff azzurro ha spiegato che è uscito solo per precauzione dal terreno di gioco.

GILARDINO SCATENATO - La partitella si è concluso 11-1 per gli azzurri, con cinque gol di Gilardino, doppietta di Di Natale, gol di Pepe, Legrottaglie, D'Agostino e rete del baby bianconero Tazzari (prestato agli azzurri). Questa la formazione mandata in campo da Lippi: (4-4-2) Marchetti; Santon, Legrottaglie, Esposito (Allievo Juve) Grosso; Pepe, De Rossi, D'Agostino, Di Natale; Quagliarella Gilardino.

MARCHISIO MIGLIORA - Intanto ultimo giorno di allenamento differenziato per Marchisio, che proverà a forzare per entrare in gruppo in vista della sfida con la Bulgaria di mercoledi.

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Tommy.74
00domenica 11 ottobre 2009 22:12
Lippi: Per vincere i Mondiali serve progredire
Il ct azzurro carico in vista dell'avventura del prossimo giugno: «Se vogliamo fare il bis è necessario migliorarci, dobbiamo cullare il nostro sogno». Poi la frecciata al ct dell'Irlanda (che dopo il match con l'Italia aveva detto «se hai seta fai cravatte, se hai cotone fai camicie»): «L'ha avuta quattro anni...»



FIRENZE, 11 ottobre - Rivincere il mondiale in Sudafrica, così come in Germania quattro anni fa. A qualificazione acquisita, Marcello Lippi non nasconde qual è il suo sogno nel cassetto: «Se vogliamo vincere il Mondiale, ora bisogna cambiare ritmo - ha detto il commissario tecnico azzurro, all'indomani del pari di Dublino -. L'Italia, come tutte le grandi nazionali al Mondiale non va mai per partecipare. Noi vogliamo difendere il titolo che deteniamo. E se vogliamo rivincere non sarà sufficiente non battere le squadre affrontate finora. Proviamo a ripercorrere la stessa strada di quattro anni fa: sognare non costa niente».

STOCCATA AL TRAP - Irlanda-Italia non è finita. Almeno nel match dialettico tra Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni. Al commissario tecnico italiano della nazionale di Dublino che ieri aveva sottolineato la differenza di qualità tra le due nazionali con un metafora delle sue («se hai seta fai cravatte, se hai cotone fai camicie») Lippi ha replicato: «Quella seta l'ha avuta anche lui, e per quattro anni...». Riferendosi al lungo mandato di Trapattoni come Ct dell'Italia, tra il Mondiale 2002 e l'Europeo 2004. Il tutto con un bilancio ampiamente negativo sul piano dei risultati.

IL GRUPPO - Quanto al gruppo di 23 azzurri che andranno al Mondiale, Lippi ha confermato fiducia ai giocatori chiamati finora, senza escludere qualche piccola novità: «A grandi linee, sono convinto che questo gruppo abbia tutte le qualità necessarie. Ma non è detto che possa esserci qualche inserimento».

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Tommy.74
00martedì 1 dicembre 2009 14:54
Cannavaro: «Vorrei Totti e Nesta in nazionale»
«L’ho chiesto a entrambi.



Francesco Totti ha rivelato di aver ricevuto telefonate da diversi veterani della nazionale e Fabio Cannavaro conferma di essere tra coloro che hanno cercato di convincere il capitano della Roma a tornare in azzurro per i mondiali dell'estate prossima. «Con Francesco si parla sempre e anche con Alessandro (Nesta, ndr) - ha spiegato il capitano della nazionale - noi che abbiamo avuto la fortuna di vivere l'esperienza di Berlino abbiamo un legame forte. Uno ci prova sempre, anche se sono scelte che loro hanno preso e vanno rispettate». Chi tra Totti e Nesta potrebbe più facilmente cambiare idea e riaprire la propria parentesi azzurra? «Non lo so, dovete chiederlo a loro. Francesco è un campione, un giocatore importante. Sono scelte - ha concluso Cannavaro - che bisogna lasciare a Lippi tranquillamente, però da parte nostra c'è disponibilità».
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Tommy.74
00mercoledì 8 settembre 2010 11:45
Italia, è Cassano show Travolte 5-0 le Far Oer


A segno Gilardino e De Rossi. Poi si scatena il barese. Chiudono Quagliarella e Pirlo. Dopo la rocambolesca vittoria in Estonia, l'Italia centra il secondo successo dell'era Prandelli

FIRENZE, 7 settembre - «Sapevo che Firenze è generosa, ero sicuro che sarebbe stata serata di festa. I ragazzi sono stati bravi perchè c'è sempre il rischio di fare una brutta figura. Non era facile mantenere lo stesso ritmo per 90 minuti». Così il ct della Nazionale Cesare Prandelli ai microfoni della Rai al termine della partita con le isole Far Oer. «Cassano sta bene - ha aggiunto Prandelli - e fa le cose importanti. Gilardino?, Mi aspettavo che sarebbe tornato al gol». Prandelli ha poi ribadito il suo affetto per la città di Firenze e la sua tifoseria: «Sono 5 anni che ringrazio questa gente, mi sempre che entusiasmo nazionale stia aumentando», le parole del ct che ha rivolto un pensiero all'ex giocatore della Fiorentina Giancarlo Galdiolo gravemente ammalato: «Ho incontrato il figlio, so cosa stanno vivendo».

COME VICINI - L'Italia non vinceva con il risultato di 5-0 da 23 anni: l'ultima volta prima del successo odierno sulle Far Oer fu a Bergamo il 24 gennaio del 1987, in una gara delle qualificazioni agli Europei, quando gli azzurri segnarono cinque reti a Malta. Il commissario tecnico era Azeglio Vicini. Più recente l'ultima vittoria della Nazionale con cinque gol di scarto: 6-1 sempre a Malta il 23 marzo del 1993, qualificazioni ai Mondiali. In panchina allora c'era Arrigo Sacchi.

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