Bambino morto e madre in fin di vita Intossicati dalle esalazioni del braciere

I pompieri, avvertiti dai vicini, hanno sfondato la porta e trovato il piccolo sul letto. La morte risale a 3 giorni fa



NAPOLI - Giacevano sul letto, madre agonizzante e figlio morto. Il corpicino del piccolo, nove anni, accanto a quello della donna ridotta in gravi condizioni. Questa la drammatica scena a cui hanno assistito i vigili del fuoco, non appena sono entrati nell'appartamentino di via Discesa Sanità a Napoli. Una storia di estrema indigenza sfociata in tragedia. Madre e figlio, capoverdiani, sono stati entrambi intossicati dal monossido di carbonio sprigionato un piccolo braciere, acceso per ripararsi dal freddo pungente che in questi giorni ha gelato la città e per ovviare alla mancanza di altre fonti di calore: l'elettricità era staccata da circa due settimane forse per morosità. È questa l'ipotesi che si fa largo dopo i primi rilievi effettuati dai vigili del fuoco nell'appartamento dove il piccolo è stato ritrovato senza vita. La donna, 40 anni, invece ora è ricoverata all'ospedale San Gennaro.

I pompieri sono stati allertati verso le 11 di stamattina dai vicini di casa, tra cui una zia della vittima, che hanno avvertito un odore particolarmente sgradevole proveniente dall'abitazione. Così hanno sfondato la porta e si sono ritrovati davanti a uno spettacolo macabro. Il corpo del bambino inerte, probabilmente morto da più giorni. E, poco distante, la quarantenne, in fin di vita. Non c'erano fughe di gas in casa - avvertono i vigili del fuoco - e la porta era chiusa dall'interno. Perciò è probabile che i due siano rimasti vittime di intossicazione da carbonio generata dal braciere. Fonte