Alano

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Tommy.74
00sabato 22 novembre 2008 19:48
L'alano è una razza canina conosciuta per la sua taglia gigante e il carattere gentile. Il suo muso è simile a quello del molosso, con testa stretta, occhio sceso, labbro abbondante e pendente, stop marcato e orecchie tradizionalmente amputate in modo che venissero portate dritte e appuntite, anche se ora sono molto più diffusi gli alani con le orecchie integre a seguito delle varie ordinanze degli ultimi anni contro la conchectomia; i membri di questa razza sono in genere apprezzati come efficienti cani da guardia e da caccia ma sono principalmente cani da compagnia per la loro innata sensibilità e mancanza di aggressività. Gli Alani sono, insieme agli Irish Wolfhound, tra le razze canine più alte; nel 2007 un cane di questa razza venne proclamato il cane più alto del mondo con ben 107 cm di altezza al garrese



In molti paesi viene chiamato Great Dane o Gran Danese, nulla di più sbagliato al momento che l'alano è di nazionalità tedesca. L'equivoco nasce da una tavola disegnata dal naturalista francese George Buffon, che denominò appunto questo cane come Grand Danois (alcuni ritengono che l'errore fu causato dalla grande diffusione che la razza ebbe in Danimarca[2]). La nazionalità tedesca della razza venne codificata in un primo momento nel 1878 a Berlino, quando un gruppo di allevatori decise di catalogare sotto il nome di Deutsche Dogge (Mastino Tedesco) diversi gruppi di cani dalle caratteristiche molto simili provenienti dalla regione sud occidentale della Germania, e successivamente nel 1880, quando fu redatto il primo standard, e nel 1888 quando venne fondato il Deutsche Doggen Club.



Il nome alano usato in Italia venne adottato ufficialmente nel 1920[2]: si ritiene infatti che i Deutsche Dogge discendano dai cani giunti in Europa probabilmente nel IV secolo al seguito dei guerrieri sciiti Alani, o Alaunt. I cani Alaunt non persero questa loro vocazione belligerante fino al tardo Medio Evo, quando ne fu evidenziata la grande attitudine alla caccia. Divennero così cani da caccia agli animali selvatici, specialmente al cinghiale (per questo erano chiamati saupacker, cacciatori di cinghiali), ma anche al cervo e all'orso[2]. Cacciavano quasi sempre in muta, con le orecchie tagliate per evitare di venire feriti dalla preda afferrata con le potenti mascelle, non per ucciderla ma per trattenerla in attesa dei cacciatori. Poiché la tecnica di caccia consisteva nell'inseguimento al fine di stancare la preda, alcuni studiosi sostengono che, per associare alla resistenza una maggiore velocità, l'alano sia stato incrociato con il levriero. Il suo essere stato cane da guerra, lo faceva eccellere, oltre che nel combattimento e nella lotta, anche come difensore del padrone, attento custode degli interni dei castelli e delle case dei nobili. Le sue qualità di guardiano, protrattesi fino ai giorni nostri, presero rapidamente il sopravvento sia perché, anche per il suo pelo corto, preferiva il calore del focolare al freddo inverno mitteleuropeo, sia per il suo aspetto particolarmente bello ed elegante che, dal rinascimento in poi, lo fece diventare il cane di moda della nobiltà europea, che lo voleva accanto a sé nelle proprie case



Lo Standard Enci

Il nuovo standard è in vigore dal 2001 e mantiene sostanzialmente le stesse indicazioni dello standard precedente tranne che che per la nuova disposizione in merito alle orecchie che dovranno essere "naturalmente ricadenti" e dunque non potranno più essere tagliate Il secondo inserimento nello standard ufficiale riguarda il mantello Platten Larghe pezzature nere su mantello bianco, che verranno giudicati insieme ai neri e ai tigrati



Altezza e peso

L'altezza al garrese di questi magnifici animali deve partire da un minimo di 80 cm per i maschi e da un minimo di 72 cm per le femmine. Il peso forma dovrebbe mantenersi tra i 70/90 kg nei maschi e tra i 45/65 kg nelle femmine, ovviamente è fondamentale che il suo rapporto con la statura sia proporzionalmente corretto



Colori del mantello

L'Alano è allevato in tre varietà di colori distinti: Fulvo e Tigrato, Arlecchino Nero e Platten, Blu.

Fulvo : Mantello dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso. È ricercata la maschera nera. Piccole macchie al petto e ai piedi sono indesiderate.



Tigrato : Colore del fondo dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso con striature nere più regolari possibile e nettamente disegnate, che seguono la direzione delle costole; è ricercata la maschera nera. Piccole macchie al petto e si piedi sono indesiderate.

Arlecchino bianco e nero (detto un tempo Tigerdoggen) : Fondo del mantello bianco puro, quanto più possibile privo di moschettature, con macchie nero lacca dal contorno strappato di dimensioni varie e ben ripartite su tutta la superficie del corpo. Macchie parzialmente grigie o brune sono indesiderate.



Nero : Nero lacca, sono ammesse macchie bianche. Fanno parte di questa varietà gli Alani Mantel Tiger, nei quali il nero copre il tronco come un mantello, mentre il muso, il collo, il petto, il ventre e l'estremità della coda possono essere bianchi, così come gli Alani Platten nei quali il mantello è bianco con grandi macchie nere.

Blu : Blu acciaio puro, sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi.



Platten : Corpo completamente bianco con la testa nera, parzialmente o completamente. Viene giudicato con i neri

Accoppiamenti consentiti tra le varietà di mantello

Nel 1976 entrò in vigore in Italia un regolamento proposto dalla Società Italiana Alani, il club specializzato della razza, per pianificare gli accoppiamenti tra le varietà di mantelli, ed evitare la nascita di cuccioli con colori "sbagliati". Da allora solo i cuccioli nati da varietà compatibili hanno diritto al pedigree.

Questi sono gli accoppiamenti consentiti:

* fulvo X fulvo

* fulvo X tigrato

* tigrato X tigrato

* tigrato X fulvo

* arlecchino X arlecchino

* arlecchino X nero da arlecchino

* arlecchino X nero da nero

* nero da arlecchino X nero da arlecchino

* nero da arlecchino X nero da nero

* nero da arlecchino X arlecchino

* blu X blu

* blu X nero da blu

* nero da blu X nero da blu

* nero da blu X blu

* nero da nero X nero da nero

* nero da nero X nero da arlecchino

* nero da nero X arlecchino

* nero da nero X blu



Cosa nasce dagli accoppiamenti?

* tra fulvi nascono solo cuccioli fulvi

* tra fulvo e tigrato nascono fulvi e tigrati, o raramente tutti fulvi o tutti tigrati

* tra blu nascono solo cuccioli blu

* tra blu e nero da blu nascono nascono cuccioli blu e neri, o caso raro, tutti blu o tutti neri

* tra nero da blu e nero da blu nascono cuccioli neri o neri e blu, o raramente, tutti blu

* tra due arlecchini possono nascere arlecchini, neri, bianco-neri, mantel tiger, grigi arlecchinati e bianchi (albini) in proporzioni imprevedibili a causa della complessità del mantello arlecchino

* tra due neri da arlecchino nasceranno solo neri, al massimo biancho-neri o mantel tiger

* tra un nero da arlecchino e un arlecchino possono nascere tutte le varietà del gruppo dell'arlecchino, tranne il bianco

* tra un nero da arlecchino e un mantel tiger (o bianco nero) ci sono le stesse probabilità che tra due neri da arlecchino

* tra un nero da arlecchino e un bianco nasceranno solo arlecchino o grigi arlecchinati (merle).



I mantelli sbagliati

Colori di mantello non previsti dallo standard:
Alano dal mantello Merle

* grigi arlecchinati o merle: sono alani con il fondo grigio o blu e macchie nere

* grigio-tigrati: alani con il fondo grigio o blu con tigrature nere

* gli albini: alani tutti bianchi o bianchi con pochissime macchie nere

Alani con questi mantelli hanno diritto al pedigree ma sono esclusi dalla riproduzione.

Questi errori, sempre più rari, sono dovuti agli accoppiamenti tra tutte le varietà di mantello, permessi fino all'anno di entrata in vigore dello standard che li aboliva, ma i fratelli dal mantello corretto erano comunque portatori geneticamente di questi mantelli errati.

I merle, così come anche gli altri colori non consentiti dallo standard di razza, si differenziano dai "pregiati" fratelli arlecchini esclusivamente per il colore del mantello. Morfologicamente e caratterialmente sono infatti identici.

Per quanto riguarda i merle è stato fatto un passo avanti nelle leggi italiane e ora possiamo leggere dal sito dell'ENCI:

"Per quanto riguarda il rilascio di certificati genealogici a soggetti nati da genitori iscritti al Libro genealogico, che presentano un mantello non previsto dallo standard di razza, è stata recepita la normativa F.C.I. in vigore che prevede l'iscrizione di tali soggetti al Libro genealogico con la dicitura "soggetto non ammesso alla riproduzione" qualora il colore del mantello è incluso tra i difetti da eliminazione, da squalifica, o non è previsto dallo standard stesso"



L'alano è un cane tranquillo, equilibrato, docile e molto socievole. Ama la compagnia e si intristisce se tenuto isolato. Per via delle sua mole ha bisogno di un buon addestramento durante la giovinezza che gli permetta di non diventare troppo invadente e creare problemi alla famiglia che lo adotta. È molto intelligente ed apprende facilmente sia i divieti che ciò che "ci si aspetta" da lui, ma se non addestrato, tende ad essere molto espansivo e ciò può costituire un problema specie nei giochi con i bambini, che adora. Le tecniche di addestramento sono basate soprattutto sul comportamentismo sia tramite il condizionamento che tramite il condizionamento operante basate soprattutto sul rinforzo delle azioni positive messe in atto dall'animale.



Patologie dell'Alano

L'Alano è soggetto, come altri cani di grossa mole, alla displasia dell'anca, cardiopatie, malattie dell'occhio e torsione dello stomaco.



Molto importante per questa razza è l'alimentazione, soprattutto nel cucciolo. I primi mesi di vita sono importanti perché sono cani che hanno uno svulippo di crescita imperioso e che quindi hanno bisogno, più di altre razze, di essere seguiti con attenzione, per permettere una crescita armoniosa e corretta; molto spesso se mal alimentati rischiano di deviare gli appiombi, sia posteriori che anteriori. Quindi è consigliabile rivolgersi spesso al proprio allevatore o al proprio veterinario, per verificare una eventuale crescita anomala della struttura ossea.







(da Wikipedia)

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